Un ordine del giorno impegna il Governo a dare stabilità all’agevolazione e ad estenderla agli interventi di consolidamento antisismico.
La Camera impegna il Governo a valutare l’opportunità di dare stabilità alla detrazione fiscale del 55% per il miglioramento energetico degli edifici e ad estenderla agli interventi di consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente.
Nella premessa dell’odg, i deputati promotori ricordano che nell’attuale grave crisi economica gli investimenti in edilizia di qualità, in risparmio energetico, fonti rinnovabili, innovazione, ricerca e in generale nella ‘green economy’ rappresentano un importante volano per la ripresa economica dell’Italia e contribuiscono al rispetto dell’ambiente, alla competitività e al soddisfacimento delle esigenze delle persone, delle comunità, dei territori. Inoltre, l’Italia ha già assunto in sede internazionale importanti e vincolanti impegni di riduzione delle emissioni di CO2 nell’ambito del programma “20-20-20”.
Ricordiamo che la Manovra Bis– approvata mercoledì 14 settembre c.a., alla Camera, contestualmente al suddetto ordine del giorno – anticipa di un anno la riduzione della detrazione del 55%. Saranno quindi anticipati dal 2013 al 2012 il taglio del 5% e dal 2014 al 2013 quello del 20% per le detrazioni fiscali, disposti dalla Legge 111/2011. I tagli scatteranno però solo se il Governo non riuscirà a varare la riforma fiscale entro il 30 settembre 2012.
La Camera sottolinea, infine, che gran parte del patrimonio edilizio italiano è di qualità scadente e lontano dagli standard antisismici indispensabili nel nostro Paese e sostiene che, avviando immediatamente un piano straordinario di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati, non solo si potrebbe mettere in sicurezza gran parte della popolazione, ma si potrebbe rilanciare un’economia legata all’edilizia di qualità, attivare il sistema delle piccole e medie imprese e produrre anche un rilevante effetto sul terreno occupazionale.