L’innovazione inizia ritornando alla natura.
Le pareti vegetali sono una raffinata espressione d’ingegno ricercata in tutto il mondo. I luoghi in cui le realizziamo – specialmente all’interno di importanti edifici, piazze, alberghi, eleganti boutique e sofisticati ristoranti – sono in crescente aumento.
Decorative e rasserenanti, consentono di sfruttare lo spazio verticale in linea con i dettami della bioarchitettura.
Le pareti vegetali su grandi superfici, costituiscono una scelta intelligente sotto molti aspetti. Oltre all’aspetto estetico, il muro vegetale offre vantaggi concreti come l’assorbimento dell’anidride carbonica, dei raggi UV, l’isolamento termico e sonoro, la riduzione dei consumi energetici.
Le pareti vegetali contribuiscono ad affrontare e ridurre l’effetto “isola di calore urbano”, fenomeno che vede alzarsi il gradiente termico differenziale delle zone più urbanizzate.
La maggior parte di energia del sole viene infatti re-irradiata sotto forma di calore. Le superfici piantate invece riflettono solamente il 20% dell’energia del sole, il rimanente 80% è assorbito dalle foglie per completare il processo fotosintetico.
Le pareti verdi consentono pertanto di isolare gli edifici e migliorarne il microclima rendendolo favorevole alla permanenza umana. Raffreddano gli edifici industriali e offrono ombreggiatura esterna.
Un approccio diffuso all’inverdimento delle superfici edilizie ha contribuito a creare condizioni di maggiore vivibilità in molti ambienti oggi ritenuti ostili.
La parete verde inoltre può essere utilizzata come parte di un sistema di ritenzione delle acque piovane per aiutare a rallentare il deflusso dal tetto.
La moderazione delle temperature dell’acqua in ingresso negli scarichi e l’effetto di filtraggio delle polveri sottili permette il miglioramento della depurazione delle acque di scolo urbane e, ancora una volta, la riduzione dell’energia fossile consumata.
La sensibilità all’uso del verde è incrementata negli ultimi anni, tanto che numerose amministrazioni pubbliche stanno iniziando a riconoscere il verde pensile come uno strumento valido al decongestionamento urbano.