Avete mai provato a riempire d’acqua un secchio bucato?
Invece di utilizzare 10/12 litri d’acqua, quelli che l’oggetto riesce a contenere, ne consumeremo molta di più, all’infinito, fino a che non rinunceremo o non tapperemo i buchi.
Le nostre case, soprattutto quelle un po’ datate, assomigliano molto spesso a dei secchi bucati: noi proviamo a riscaldarle d’inverno o a raffreddarle d’estate, ma per farlo dobbiamo consumare molta più energia di quella che sarebbe necessaria se l’edificio fosse efficientato da un punto di vista energetico.
Questa metafora ci aiuta a comprendere meglio il tema del risparmio energetico. Abitare un edificio che non presenti questi “buchi” è utile sia per ricevere bollette più economiche, sia per ridurre l’impatto sull’ambiente in cui viviamo e sul clima generato dai combustibili fossili, che quando bruciano producono enormi quantità di gas a effetto serra come la CO2.
L’Enea (l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha stimato che l’energia consumata per riscaldare gli ambienti e per l’acqua calda sanitaria rappresenta circa il 30% dei consumi energetici nazionali e il 25% circa delle emissioni totali nazionali di CO2. Una grande responsabilità collettiva che può cambiare le sorti del nostro pianeta.
Quando accendiamo una lampadina, utilizziamo un elettrodomestico o ci facciamo una doccia calda, consumiamo energia, ma dove avviene la maggiore dispersione di questa energia? Dove si trovano “i buchi del secchio”?
Nel grafico che segue vediamo uno studio effettuato su un condominio, prima e dopo un nostro intervento. Si nota chiaramente che le pareti verticali opache, ovvero i muri dell’edificio, sono la causa principale della dispersione di calore.
La tendenza erronea è quella di credere, quando le nostre bollette presentano dei conti salati, che la caldaia malfunzionante sia la causa principale. Invece di sostituire subito quella, si otterrebbero dei benefici molto più elevati con un intervento su pareti e tetto. La dispersione di calore maggiore, infatti, avviene perché i muri assorbono e disperdono l’energia. Una ristrutturazione dell’edificio permette sia di risparmiare in bolletta, sia di aumentare il valore dell’immobile riqualificato. La caldaia a quel punto può impiegare molta meno energia per riscaldare in modo ottimale l’intero edificio.
Gli interventi che proponiamo vanno quindi ad eliminare ogni spreco energetico dovuto alla dispersione su pareti, solaio e coperture, sfruttando così al massimo le risorse energetiche grazie a tecnologie innovative.
Gli sprechi e le perdite di energia rappresentano una risorsa nascosta che l’efficienza energetica ci permette di usare in termini economici, ambientali e sociali. Oltre al risparmio economico e alla riduzione dell’inquinamento, ci troviamo a vivere in un’abitazione dal valore maggiore, riqualificato, più confortevole e accogliente che permette di migliorare il nostro benessere psicofisico.